La Volpe e il Gatto
La Volpe e il Gatto è un piccolo corto noir inspirato ai personaggi di Collodi. All’osteria del Gambero Rosso, qualche ora prima della mezzanotte, i due animali progettano l’omicidio di un bambino possessore di cinque zecchini tutti d’oro. All’epoca del Granducato di Toscana, tra i rumori assordanti dei lavori alla nuova ferrovia – a cui Collodi, da modernista, ha dedicato degli scritti – la Volpe e il Gatto si fanno spazio, con i loro istinti veri, tra la parte meschina della società, gli affamati, la feccia, per diventare gran signori.
Nel gioco con cui è nato il testo, in cui ai due personaggi è stata data voce da due autori diversi, creando una koinè che ricorda la lingua di Collodi, La Volpe e il Gatto racconta la mente di due volgari merdaioli che non sanno fare altro che dare voce al loro istinto omicida. Il dialogo si consumerà rapido, spiazzante, nella buia stanza dell’osteria illuminata da lampade ad olio. In scena lo sporco, la percezione di un odore di cucinato e il reale silenzio che avvolge i due animali. Un’uscita sul fondale, la finestra che dà verso il tetto, dove vedremo la Volpe saltare, in attesa del Gatto.
“Me ne vo per il tetto. T’aspetto alle spalle dell’osteria e spicciati”